I precedenti in Europa – Non è la prima che in Europa comunque viene portata una vera e propria mattanza in un scuola. Nel 1996 Thomas Hamilton, 43 anni, compie un massacro alla scuola di Dunblane, in Scozia. Il 13 marzo entra nella scuola elementare della cittadina e uccide a colpi di pistola 16 bambini tra i 5 e i 6 anni, oltre alla loro insegnante. Accusato in passato di pedofilia, Hamilton voleva vendicarsi della società e, dopo aver portato a termine la strage, si suicida. Aveva scritto anche alla Regina per denunciare di essere vittima di una persecuzione. L’anno successivo a Erfurt, in Germania, un ragazzo di 19 anni fa un massacro nel suo liceo. Bocciato due volte e da poco espulso, il 19enne fa irruzione mascherato come un ninja e armato di pistola. Uccide 18 persone, di cui 14 sono professori, prima di suicidarsi. Nel 2007, in Finlandia, uno studente di 18 anni apre il fuoco nel liceo dove è iscritto a Tuusula, vicino Helsinki, uccide sette compagni e la direttrice dell’istituto e poi si spara. Dinamica simile per l’attacco avvenuto l’anno dopo, ancora in Finlandia: nella città di Kauhajoki lo studente universitario Matti Saari spara a dieci compagni e un professore, prima di rivolgere l’arma contro se stesso. Nel marzo del 2009 è di 16 morti il numero finale dell’assalto all’istituto tecnico di Winnenden compiuto da un ex studente di appena 17 anni, diplomatosi l’anno prima. Il ragazzo si tolse la vita, successivamente il padre fu accusato di omicidio colposo perché il figlio aveva utilizzato una delle numerose armi del padre.